RIEVOCAZIONE DI VITA QUOTIDIANA FAMILIARE E RURALE TESTIMONIANZE DI ATTIVITA’ DI TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI

Il desiderio di conservare le testimonianze e i valori della civiltà contadina, ha portato al recupero del FABBRICATO RURALE con annessa VASCA e FONTANA (“P.S.R. 2007/2013 – Misura 3.2.3 Tutela e Riqualificazione del Patrimonio Rurale, azione B Interventi di Riqualificazione dei beni Storico-Culturali di grande pregio così come definiti all’art. 1, legge 378/2003”).

Immerso nella campagna molisana, il casolare, fulcro della vita quotidiana rurale del passato, rievoca le attività domestiche divulgandone le testimonianze.

Attraverso gli oggetti agricoli, gli strumenti del lavoro contadino, della trasformazione dei prodotti agro-alimentari, esposti, si possono ripercorrere le tappe della civiltà rurale che ha fatto della terra la propria ragione di vita.

Gli attrezzi del contadino
Nel seminterrato del casolare rurale sono esposti attrezzi per lavorare la terra, per tagliare la legna, per pesare e misurare prodotti agricoli, per la vinificazione e finimenti per mucche, buoi, muli (collari, gioghi).

Lo spazio attrezzato per la trasformazione dei prodotti agricoli
Nel punto focale del seminterrato è ubicato un antico “TRAPPETO” FRANTOIO usato per la trasformazione delle olive. Costituito da un mortaio circolare in pietra con al centro la macina, una ruota di pietra forata trainata da un MULO/ASINO per macinare le olive. Nella sala attigua al frantoio, in corrispondenza della vasca raccoglitrice/ piano d’imposta della pressa, è stato ricollocato un “TORCHIO A LEVA”,  attrezzatura utilizzata per la spremitura delle olive con pesi e contrappesi. Le strutture rinvenute nelle suddette sale hanno permesso l’individuazione e la ricostruzione della pressa utilizzata. La casa e l’ambiente familiare
A testimoniare la vita familiare contadina, la cucina con il tavolo, le casseruole in rame, la tinozza per l’acqua, il mortaio, utensili da pranzo e il focolare con il cippo che tiene fermo il paiolo. Nella stessa sala sono esposti frammenti di terracotta e ceramica rinvenuti nel terreno circostante.

Una serie di tegole “COPPI” in terracotta con decorazioni, erano a copertura del tetto del casolare.

E’ stata ricomposta la camera da letto con arredi, ornamenti e corredi con ricami d’epoca. Spiccano i servizi igienici di una volta. Nella “camera da letto” è stata riaperta quella che era una segreta via di fuga che sfociava sul tetto: un’intercapedine ricavata nello spessore della parete con accesso da un armadio a muro. Una minuziosa ricostruzione nella quale usi e costumi sono riportati alla luce.

Percorrendo il viale esterno si raggiunge il luogo dove il contadino faceva approvvigionamento di acqua. Qui si trovano una VASCA/CISTERNA utilizzata per la raccolta dell’acqua e per il nutrimento del terreno e una FONTANA dove il contadino si rifocillava e rinfrescava dopo una dura giornata di lavoro nei campi.

Tutto è circondato da natura florida ed incontaminata e da qui si osservano i terreni che ancora oggi garantiscono buoni frutti.

Vieni a trovarci Il nostro obiettivo è quello di sottolineare l’importanza “del tempo come storia (storia di un popolo, quello contadino), come parte integrante della propria identità”.

“Un itinerario attraverso i bagliori del passato e le speranze del presente”.

Il sito sorge in contrada Iermana, “Piana del Signore”, versante Sud-Ovest del territorio di Montefalcone nel Sannio (CB), lieve declivo che va fino al torrente “Musa” che lo delimita con il territorio di Roccavivara prima di confluire nel fiume Trigno.

Apertura al pubblico il secondo e quarto week-end di ogni mese, previo appuntamento.
Ingresso Libero
Info:VINCENZO 3280291747 MARCO 3473288964 e-mail:markodi94@gmail.com
I proprietari sono a disposizione per la realizzazione di esposizioni, convegni, eventi didattici e formativi. Ingresso gratuito a tutte le iniziative.